Ma qual è la differenza fondamentale tra una manifestazione d’odio online e gli altri tipi di manifestazioni di odio e intolleranza che accadono invece nel mondo fisico? Perché è importante conoscere e capire a fondo il funzionamento delle manifestazioni di odio e intolleranza nel mondo digitale?

A queste domande hanno cercato di rispondere negli anni giuristi e sociologi di tutto il mondo. Tramite le loro ricerche possiamo oggi identificare le caratteristiche principali dell’odio online:

  • ITINERANZA – Anche nei casi in cui un contenuto venga rimosso dal web, questo non equivale alla sua scomparsa totale. Lo stesso contenuto può ri-apparire e “vivere nuovamente” in luoghi digitali diversi dall’originario o può tornare cambiando forma e intestazione.
  • MINACCIA ALLA PRIVACY – Tutti i tipi di manifestazioni d’odio online ledono in maniera significativa alla tutela del diritto di privacy, soprattutto quando vengono diffusi e pubblicati video o foto di una persona senza il suo consenso.
  • IDENTITÀ NASCOSTA La rete è un luogo in cui gli utenti credono di poter “agire in anonimato”: è possibile iscriversi alle piattaforme web utilizzando pseudonimi, creando nomi falsi oppure usando la propria identità filtrandola attraverso lo schermo. Questa caratteristica della rete permette agli utenti di sentirsi maggiormente legittimati ad esprimere “odio”, in quanto pensano di non poter essere scoperti o che le loro azioni sui Social non avranno conseguenze nella vita reale.
  • TRANSNAZIOALITÀ – Nel mondo digitale non esistono confini ma solo possibilità di diffusione e condivisione di contenuti che possono andare/arrivare ovunque nel mondo. Questa caratteristica aumenta esponenzialmente l’impatto delle manifestazioni d’odio, che possono diffondersi in poco tempo anche in luoghi molto lontani rispetto al luogo in cui il messaggio o contenuto è stato pubblicato per la prima volta.
  • POSSIBILE VIRALITÀ – Ogni contenuto che pubblichiamo nel mondo web può essere condiviso e ri-postato potenzialmente da un numero illimitato di altre persone. I contenuti, quindi, possono diventare virali, cioè diffondersi in modo veloce e capillare, raggiungendo in poco tempo milioni di visualizzazioni.
  • VISIBILITÀ E FORZA DELL’EMITTENTE – Contenuti e messaggi pubblicati da influencers, personaggi pubblici o pagine con molti followers hanno più visibilità e, quindi, possibilità di futura diffusione o viralità.
PERMANENZA

Commenti, immagini o video (che diffondono messaggi di odio e discriminazione o meno) rimangono attivi e visibili per lunghi periodi di tempo, possono essere anche ri-postati, condivisi da utenti diversi, spostati e collegati ad altri contenuti digitali che navigano in autonomia nelle piattaforme web e social.